DESCRIZIONE
Un nido d’amore in Sabina
La casa nasce da un innamoramento: una giovane coppia, francese, vede il piccolo casale sul bordo della statale, inquadra mentalmente una vista, e compra il terreno.
Inizia a passare le vacanze estive nel paese vicino, cercando di dare corpo alla vista iniziale, chiede un progetto in forte armonia con il luogo e il paesaggio.
Progettare il clivo immaginando il paesaggio
Il casale è di difficile recupero - ai rilievi presenta problemi di varia natura, più seriamente statici, quindi si abbandona l’idea di inglobarlo nel nuovo organismo. Tutto sommato non era pensato come casa, piuttosto come deposito attrezzi e prodotti agricoli, ricovero diurno per il lavoro del terreno.
La vista invece, e quindi i motivi dell’innamoramento, sono recuperabili e conducono la progettazione. La casa, ad utilizzo prevalentemente di vacanza, definisce una piazza-giardino rialzata, frastagliata nel paesaggio e con forti interferenze con gli ambienti della casa stessa. Pensata come terrazzamenti di colture differenti, la piazza è la “casa con vista”, il luogo dell’abitare estivo, della raccolta delle olive, del rinnovo temporale dell’innamoramento.